Quanti atleti dopo una prestazione non soddisfacente riportano come primo aspetto critico un’inefficace gestione emotiva legata soprattutto al momento della competizione?
L’aspetto mentale e in particolare la gestione delle emozioni durante le gare sono elementi determinanti nella preparazione globale di un atleta.Durante un percorso di mental training, sempre personalizzato sulle esigenze individuali del singolo atleta, è possibile – a volte con vera e propria sorpresa da parte del diretto interessato – apprezzare e sperimentare come l’ansia in realtà, se letta come manifestazione naturale dell’attivazione fisiologica, non è sempre un fenomeno negativo, tutt’altro!
Se gestita efficacemente, può addirittura stimolare il miglioramento della performance, incrementando la propria efficienza, il livello di attenzione e la capacità di concentrazione. Questa ansia positiva viene definita eustress, dal greco “stress buono” ed è da considerarsi una valida alleata della nostra prestazione. Una vera e propria risorsa!
Conoscere il proprio livello di attivazione ottimale e apprendere con il supporto di un preparatore mentale tecniche di rilassamento che ci permettano di non superarlo, consente all’atleta a tutti i livelli di preservare quella tensione positiva e stimolante che porta un aumento di efficacia dell’esecuzione del gesto e un miglioramento della performance.